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🚘La rivoluzione dell’auto: Ecco la vera opportunità sul mercato.
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Fuoriclasse
giu 26, 2025
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🚘La rivoluzione dell’auto: Ecco la vera opportunità sul mercato.
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Autori: Stefano Reali (Portfolio Manager - Pharus Asset management S.A.), Riccardo Volpi (Portfolio Manager - Pharus Asset management S.A.), Andrea Guitta (Portfolio Manager - Pharus Management Lux S.A. - Milan Branch), William Trevisan (Portfolio Manager - Pharus Management Lux S.A. - Milan Branch) | Persona Giuridica: Pharus Management Lux S.A. Sede di Milano | Autorità Competente: Banca D’Italia, CSSF | Raccomandazione Ultimata: 23.06.2025 ore 14:00 | Prima diffusione della raccomandazione: 26.06.2025 ore 06:30 | Data e ora Prezzi: 10.06.2025 ore 14:00 | Informazioni secondo il Regolamento Delegato (UE) 2016/958 “Raccomandazione in materia di investimenti” sono a questo link.

Caro Fuoriclasse,

l'industria automobilistica globale sta vivendo una delle trasformazioni più profonde della sua storia, trainata dalla transizione verso l’elettrico, dall’evoluzione delle normative ambientali e dall’emergere di nuovi concorrenti, in particolare dalla Cina, sempre più competitiva nei segmenti premium ed elettrico. A tutto ciò si aggiunge la minaccia delle tariffe proposte da Trump, che mette in discussione il modello di business globalizzato su cui il settore si è basato finora.

Ogni trasformazione industriale porta con sé vincitori e vinti. La trasformazione in atto ricorda da vicino ciò che Schumpeter descriveva come un processo inevitabile di distruzione creativa, dove il vecchio deve cedere il passo al nuovo affinché il progresso possa manifestarsi.

Oggi assistiamo proprio a questo: la fine di un’epoca dominata dai motori a combustione e la nascita di un nuovo ordine tecnologico, industriale e geopolitico, guidato dall’elettrificazione, dall’innovazione nei materiali e da nuovi modelli di mobilità.

E come stanno reagendo le aziende a questa trasformazione?

Come sottolinea Hamilton Helmer nel suo libro I 7 poteri, le aziende leader in un momento storico si trovano spesso davanti a un bivio cruciale: continuare a guadagnare con un modello di business ormai superato, oppure investire per restare rilevanti e competitivi nel nuovo contesto.

Abbiamo avuto un sacco di esempi di leader che hanno subito la trasformazione tecnologica. Dal caso Blockbuster e Netflix; al caso Nokia e Apple.

Ma perché succedono queste cose?

La maggior parte delle volte le aziende capiscono che è in atto un cambiamento ma lo status quo non le permette di affrontare il cambiamento. Il cambiamento infatti richiederebbe all’azienda di posticipare dei risultati positivi per gli azionisti. Nel breve termine infatti sarebbe necessario investire e ridurre il flusso di cassa per gli azionisti, con reazioni negative del mercato.

Oggi vi parliamo di un’azienda che ha scelto con coraggio la seconda strada — quella del cambiamento. Vedremo come ha affrontato la transizione, quali leve ha attivato per innovarsi, e soprattutto come ha reagito il mercato a questa scelta strategica.

Quali sono i fattori che guidano la rivoluzione del settore auto?

Principalmente tre:

1. Il fattore principale è il passaggio da motore termico a motore elettrico.

2. Il software di guida autonoma e i dati.

3. I semiconduttori necessari per creare la nuova auto.

Oggi vi parleremo del primo fattore cioè il passaggio dal motore termico al motore elettrico.

Anzitutto in Cina la penetrazione dell’elettrico è quasi al 54% contro il 20.7% in Europa e il 9.5% negli Stati Uniti.

Questa crescita dell’elettrico cinese lo vediamo anche nelle performance di mercato dove il leader cinese BYD (linea gialla del grafico sottostante) è il best performer a due anni rispetto ai competitor USA ed Europei:


L’esempio della Cina nell’elettrico

Questa differenza di tasso di penetrazione è dovuta a una combinazione molto efficace di politiche statali, investimenti pubblici e industriali, e strategia a lungo termine.

Ecco i principali fattori che hanno consentito questo successo, rispetto a Europa e USA:

1. Sovvenzioni statali dirette agli acquirenti

  • Fino a 60.000 yuan (circa 8.000 USD) per veicolo elettrico nei primi anni del programma (2010s).

  • Anche se molte sovvenzioni dirette sono state progressivamente ridotte dopo il 2022, hanno avuto un impatto decisivo per creare la domanda iniziale.

  • Esenzioni fiscali (come la tassa di acquisto e l’IVA ridotta) ancora attive per molti modelli elettrici.

2. Sussidi e incentivi per i produttori

  • Sovvenzioni a BYD, NIO, Xpeng, CATL e altri produttori cinesi per R&S, produzione e supply chain.

  • Finanziamenti per impianti di produzione, specialmente nelle fasi iniziali dello sviluppo dell’industria.

3. Investimenti massicci in infrastrutture

  • La Cina ha costruito la più grande rete di colonnine di ricarica al mondo: oltre 8 milioni di stazioni di ricarica (dati aggiornati al 2024).

  • Installazione obbligatoria di colonnine nei nuovi edifici residenziali e commerciali.

4. Politiche locali e restrizioni sui veicoli a combustione

  • In molte grandi città (come Pechino, Shanghai, Shenzhen) le auto elettriche:

- Non sono soggette a limitazioni di circolazione.

- Ottengono targhe più facilmente e rapidamente rispetto ai veicoli termici.

- Godono di parcheggi e corsie preferenziali.

  • In alcune aree, i veicoli ICE (internal combustion engine) sono gradualmente vietati.

5. Pianificazione centralizzata e supporto a lungo termine

  • Il governo cinese ha definito piani quinquennali con obiettivi ambiziosi, già dal 2009.

  • Il programma "Made in China 2025" ha identificato i veicoli elettrici come settore strategico.

  • Sostegno continuo anche in periodi economici difficili, con piani di rilancio per l’auto green.

6. Costo più basso delle auto elettriche

  • I produttori cinesi (BYD, Wuling, ecc.) offrono EV anche a prezzi inferiori a 10.000 euro.

  • Questo li rende accessibili a una fascia molto più ampia di popolazione rispetto a USA ed Europa.

7. Dominio nella produzione di batterie

  • La Cina è leader globale nella produzione di batterie agli ioni di litio, e controlla larga parte della catena di approvvigionamento, dalla materia prima alla produzione finale.

  • Aziende cinesi come CATL e BYD sono i due maggiori produttori di batterie al mondo.

  • Circa il 77% della produzione globale di celle per batterie EV (dati 2024) avviene in Cina.

  • Vantaggi in:

- Economia di scala

- Automazione e supply chain integrata

8. Differenze con Europa e USA:

  • Europa ha introdotto incentivi, ma in modo disomogeneo e con cali negli ultimi anni (es. riduzione degli ecobonus in Germania e Francia nel 2024–25).

  • USA ha aumentato gli incentivi con l’Inflation Reduction Act (IRA), ma il tasso di penetrazione EV è ancora basso (~8-10%) e la rete di ricarica è meno sviluppata.

  • La mancanza di un piano industriale centralizzato e la dipendenza da Tesla o da produttori legacy ha rallentato l’adozione.


Il problema delle Terre Rare e dei materiali critici

Le terre rare (come neodimio, disprosio, praseodimio, ecc.) non sono usate direttamente nella composizione delle batterie EV, ma sono fondamentali per i motori elettrici (soprattutto per i magneti permanenti).

Per le batterie EV vere e proprie si usano invece altri materiali critici: litio, nichel, cobalto, manganese, grafite, ecc.

Le terre rare entrano in gioco nella trazione elettrica. Ecco Come:


Paesi leader sia nei materiali critici che nelle terre rare.

1. Materiali critici

  • Litio (estrazione)

Australia: ~50%

Cile: ~25%

Cina: ~18%

  • Cobalto (estrazione)

Repubblica Democratica del Congo (DRC): ~70–75%

  • Grafite (estrazione)

Cina: >75%

  • Nickel (estrazione)

Indonesia: ~50%

Per la raffinazione e lavorazione dei materiali:

  • Cobalto, litio, grafite

La Cina controlla tra il 65–90% del mercato globale di raffinazione

  • Nickel

Il peso cinese è minore (≈25%) rispetto ai leader globali

  • La concentrazione nei tre principali Paesi (Cina inclusa) nell’ambito della raffinazione è salita ~82 % nel 2020, fino a ~86 % nel 2024

2. Terre rare (REE)

  • Produzione mineraria (2023–2024):

Cina: 270 000 t → ~69% globale

Myanmar: ~31 000 t → ~9–10%

USA: 45 000 t → ~12–13%

Australia: ~13 000 t → ~3–4%

  • Reserves notevoli (risorse):

Cina: ~44 milioni di t → leader mondiale

Seguono: Vietnam (22 Mt), Brasile (21 Mt), Russia (10 Mt), India (6,9 Mt)

  • Raffinazione/processing:

La Cina elabora circa il 90% della produzione mondiale


Soddisfazione del cliente

Una domanda che sorge spontanea è: ma il cliente è soddisfatto e contento dell’acquisto fatto?

Questa domanda cosi’ banale è la chiave del successo di ogni prodotto.

Per rispondere a questa domanda vediamo alcuni studi:

Vediamo alcuni studi:

  • In uno studio Global EV Alliance su 23 000 proprietari in 18 Paesi, solo l’1% pensa di tornare al termico, mentre il 92% è certo che il prossimo veicolo sarà elettrico

  • Un sondaggio europeo di Petronas mostra che il 73% dei proprietari EV vuole riacquistare un’auto elettrica in futuro.

  • Secondo J.D. Power, la soddisfazione owner per EV ha raggiunto 877 punti su 1000, superando i modelli termici (842) e ibridi (841).

  • Le intenzioni di riacquisto EV restano altissime: 94–97% tra gli attuali possessori

Fattori chiave di soddisfazione

  • Costi di "carburante" ridotti (45%), impatto ambientale (40%) e piacere di guida (21%) sono tra i principali generatori di soddisfazione

  • Le principali fonti di malcontento riguardano le infrastrutture di ricarica pubblica, anche se i proprietari EV sono generalmente pronti a ritornare a una BEV

In sintesi la maggioranza dei proprietari EV è estremamente soddisfatta e intende continuare sulla stessa linea. I benefici percepiti (risparmio, comfort, guida) superano gli svantaggi (soprattutto la ricarica pubblica). Alcuni studi segnalano resistenze, ma saggi più estesi e affidabili indicano un elevato tasso di fedeltà all’elettrico.

Alla luce della profonda trasformazione che sta attraversando il settore automotive, è evidente come anche l'ordine geopolitico globale possa subire cambiamenti significativi. La Cina, con la sua posizione dominante tanto nella produzione e raffinazione delle terre rare quanto nella catena di fornitura dei materiali critici per le batterie, si è affermata come un attore strategico e imprescindibile di questa nuova era industriale.

In questo contesto di cambiamento e ribilanciamento globale, crediamo che esistano opportunità straordinarie per chi saprà intercettare l’innovazione, adattarsi ai nuovi modelli produttivi e valorizzare asset intangibili come il brand.

Proprio per questo oggi vi parliamo di un’azienda che ha fatto del marchio e dell’identità di marca la leva chiave del suo vantaggio competitivo in un mercato sempre più tecnologico e globale.

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