🌴EBITDA spiegato in spiaggia.
“La finanza in spiaggia” è un progetto editoriale di fuoriclasse.it pensato per accompagnarti, nei mesi di luglio e agosto 2025, con contenuti leggeri ma solidi, anche sotto l’ombrellone.
Caro Fuoriclasse,
benvenuto nella nostra nuova serie estiva: “La finanza in spiaggia.”
Un progetto editoriale pensato per accompagnarti, nei mesi di luglio e agosto 2025, con contenuti leggeri ma solidi, anche sotto l’ombrellone.
Con “La finanza in spiaggia” potrai:
☀️ Capire concetti finanziari difficili spiegati in modo semplice
📈 Restare aggiornato sui titoli più interessanti del momento secondo la filosofia del valore
🌊 Tenere un occhio sui mercati anche in vacanza, con leggerezza ma con serietà
Cominciamo con una parola che in molti usano, pochi capiscono davvero… e che oggi ti spieghiamo come se fossimo insieme al chiosco in riva al mare.
Cos’è l’EBITDA
Cominciamo con un acronimo che vedrai ovunque se ti interessi di investimenti:
EBITDA, che sta per Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization.
Tradotto: utile prima di interessi, tasse, deprezzamento e ammortamento.
Sembra complicato, ma in realtà è solo un modo per rispondere a una domanda molto semplice:
👉 Quanto guadagna un’azienda con la sua attività principale?
L’EBITDA guarda solo ai ricavi e ai costi legati all’operatività quotidiana dell’azienda.
Non tiene conto delle imposte, degli interessi da pagare sui debiti, né delle spese “non in contanti” come il deprezzamento delle macchine o l’ammortamento di un brevetto.
Perché toglie tutto questo?
Perché l’obiettivo è isolare il motore interno dell’azienda.
Capire quanto è efficace e redditizia solo per come lavora, prima che entrino in gioco variabili esterne come la fiscalità o il debito.
Un esempio semplice di EBITDA
Immagina di aprire un chiosco sulla spiaggia e vendere granite.
In una giornata incassi 100€.
Spendiamo 30€ per ghiaccio, sciroppi e bicchieri.
Paghi 10€ a tuo cugino che ti aiuta a servire.
Ti restano 60€. Questo è il tuo EBITDA giornaliero.
Non hai ancora pagato:
– l’affitto della postazione
– le tasse a fine stagione
– né hai considerato che tra un anno dovrai cambiare la macchina per le granite
Ma quei 60€ ti dicono quanto effettivamente sta funzionando il chiosco, ogni giorno, senza le distrazioni del contorno.
L’EBITDA è quindi un indicatore utile e “pulito”:
non perfetto, ma molto pratico per capire subito la redditività operativa.
Perché è importante per gli investitori come i Fuoriclasse?
L’EBITDA piace agli analisti, agli investitori e alle aziende stesse perché:
È semplice da calcolare (quasi sempre viene riportato direttamente nei bilanci)
È facile da confrontare tra aziende, anche in settori diversi
Permette di valutare la forza reale del business, senza le distorsioni fiscali o contabili
Ad esempio: due aziende possono avere lo stesso utile netto, ma una avere un EBITDA molto più alto.
Significa che, una volta tolti i costi fissi e le spese straordinarie, una delle due macina molto di più sul piano operativo.
⚠️ Ma non farti ingannare: l’EBITDA non è il profitto reale.
Un’azienda con EBITDA positivo può comunque essere in perdita, se ha troppi debiti da ripagare o costi strutturali nascosti.
Come ogni indicatore, funziona bene se lo guardi insieme ad altri numeri.
In particolare, molti grandi investitori come Charlie Munger erano scettici sull’uso eccessivo dell’EBITDA. Lo chiamava “bullshit earnings” – guadagni che sembrano ottimi, ma che ignorano spese reali e inevitabili.
Consiglio da tenere sotto l’ombrellone.
L’EBITDA è come contare i soldi che ti restano a fine giornata… prima di pagare tutte le spese fisse.
Serve a capire se l’attività genera valore con le sue gambe.
Ma ricordati: è un punto di partenza, non la meta.
Quando analizzi un’azienda o un titolo, chiediti sempre:
👉 “Sta guadagnando davvero o sta solo evitando i problemi… per ora?”
Usa l’EBITDA per misurare la forza operativa.
Poi vai a fondo, guarda il debito, il cash flow, la sostenibilità nel tempo.
E, se puoi, applica la stessa logica anche alla tua vita finanziaria:
Quanto guadagni prima delle spese fisse non è tutto…
ma è un ottimo modo per iniziare a capire se la direzione è quella giusta.
A domenica prossima, con un altro concetto chiave della finanza spiegato in spiaggia.
Parleremo di P/E (Price/Earnings), ovvero: quanto costa ogni euro di profitto generato da un’azienda?
Nel frattempo… buoni investimenti e buona ombra! ☀️
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