Bessent e la politica economica di Trump: una nuova era per l'investimento.
I mercati azionari globali sono rimbalzati la scorsa settimana dopo un periodo di recente debolezza, spingendosi nuovamente vicino ai massimi storici ed anche il mondo obbligazionario registra tassi in discesa di circa 15-20 centesimi sia in America che in Europa.
Una delle principali novitĆ che ĆØ stata accolta con grande entusiasmo dai mercati ĆØ stata la nomina di Scott Bessent come segretario al Tesoro e successore di Janet Yellen. A chi teme che la politica di Trump sui dazi possa nuocere al business, Bessent ha risposto che i toni estremi della campagna elettorale lasceranno il posto al pragmatismo. In effetti, la figura di Bessent ĆØ ritenuta moderata e pragmatica, nonchĆ© molto supportiva a Wall Street. Per capire il suo pensiero non possiamo non citare la sua regola del ā3-3-3ā.
1) sostenere la crescita economica a una media del 3% allāanno attraverso il taglio della burocrazia e la deregolamentazione
2)tagliare il deficit dello stato al 3% del Pil
3) aumentare la produzione del petrolio di 3 milioni di barili al giorno.
Un rapporto datato 31 gennaio 2024 scritto da Bessent ai suoi soci nel fondo speculativo Key Square Capital Management citava:
"Il nostro scenario di base ĆØ che un Trump rieletto vorrĆ creare un periodo di grande crescita economica e progettare quello che probabilmente chiamerĆ 'i quattro anni piĆ¹ grandi della storia americana'.
Il rapporto continuava āIn questo scenario, il fattore di rischio piĆ¹ grande sarebbe un improvviso aumento dei tassi a lungo termine".
Da queste parole emerge chiaramente perchĆ© Bessent probabilmente aiuterĆ Trump a conquistare la fiducia anche del mercato dei bond, che ha subito risposto esprimendo un voto di fiducia nei confronti di Bessent con il decennale sceso al 4.20% dal 4.45% nel giorno della nomina e registrando una chiara inversione di trend a ribasso.
Quasi non fanno notizia durante la settimana l`uscita di alcuni dati macro americani rilevanti come il GDP, i sussidi di disoccupazione oppure il PCE, tutti usciti comunque abbastanza in linea alle attese come testimoniato dall`andamento degli indici di sorprese economiche.
Ć stata anche la settimana del black Friday, con le vendite online del giorno del ringraziamento negli Stati Uniti aumentate, secondo i primissimi dati disponibili di Salesforce, di circa il 4%, rispetto a un aumento del 2% dell'anno scorso. I numeri forniti da Mastercard vedono invece una crescita delle vendite del 3.4% con il segmento dello store fisico al +0.7% e le vendite on-line al +14.6%. Tuttavia, si prevede che la crescita complessiva della stagione dello shopping natalizio sarĆ la piĆ¹ lenta degli ultimi sei anni.
Nonostante questo, secondo diversi sondaggi, la percentuale di americani che ritiene che i prezzi delle azioni saliranno nei prossimi 12 mesi ha raggiunto un record del 56% un segnale di grande ottimismo verso le azioni americane e che a dire il vero non sorprende in quanto sappiamo che questo ottimismo accompagna spesso mercati sui massimi.
Chi invece non mostra una visione del futuro cosƬ ottimistica come quella espressa dal mercato azionario sono i cosƬ detti insider ovvero chi lavora spesso in ruoli di vertice all`interno delle aziende, con il rapporto tra vendite e acquisti effettuati da questi osservatori privilegiati, che ĆØ aumentato costantemente fino a raggiungere oggi un massimo storico.
Parte dell'aumento delle vendite degli insider puĆ² essere attribuito ai forti mercati azionari statunitensi degli ultimi due anni, che hanno prodotto profitti sostanziali sulla carta che alcuni potrebbero semplicemente avere deciso di realizzare. Tuttavia, livelli storicamente elevati di vendite insider hanno dimostrato di essere un indicatore affidabile di tempi difficili per gli utili aziendali futuri, che sono spesso associati a mercati azionari piĆ¹ deboli.
Le crescite degli utili continueranno ad essere supportive per i mercati azionari, e ci troviamo probabilmente a poco piĆ¹ di metĆ ciclo di rialzo degli utili, ma siamo d`accordo con gli insider e vediamo la crescita del 15% attesa per gli utili nel 2025 come molto sfidante o in ogni caso giĆ incorporare tutte le notizie positive legate alla presidenza Trump.
Il punto chiave per gli investitori ĆØ essere consapevoli dei rischi a breve termine presenti in un mercato nel complesso sopravvalutato, nonostante una visione rialzista piĆ¹ forte nel lungo periodo guidata da un ciclo di utili ancora in espansione e da settori che devono ancora riprendersi da una recessione di utili giĆ avvenuta.